Federconsorzi Arenili Lido di Jesolo ormai da alcuni anni attua sul campo alcune metodologie per contrastare e combattere il fenomeno dell’erosione costiera, per ora la più funzionale, si è dimostrata quella attraverso l’accumulo di sabbia a formazione di una duna a difesa del litorale. Lo scopo della duna è quella di limitare i danni provocati dalla forza erosiva marina (che purtroppo essendo fenomeno naturale è difficilmente frenabile o evitabile) al fine di preservare, per quanto possibile, la maggior quantità di sabbia nei vari tratti di litorale per lo spianamento della stessa durante il periodo primaverile, piuttosto che difendere le strutture alberghiere ed i chioschi, le passeggiate pedonali in cemento, le recinzioni.

In alcuni tratti, quali le due zone esterne del nostro litorale, vedi zona Ponente (zona Faro) e zona Levante (zona Pineta), queste operazioni di salvamento della sabbia e del litorale risultano veramente ardue e complicate. A volte s’interviene cercando unicamente di limitare i danni, come avviene per esempio nel Consorzio Pineta 2000, l’attività più penalizzata da questo punto di vista e quella ubicata più a Est del litorale jesolano, dove vengono posizionati dei sacchi di sabbia in fila a formazione di una muraglia, semplicemente per mancanza del tratto di arenile. Difatti, nella suddetta area, l’azione erosiva delle onde è veramente “vorace” e divora letteralmente la costa, anche con proporzioni di 5-6 metri di arenile nel corso di mezza giornata.

Notizie confortanti arrivano direttamente dal fronte Regione, in particolare dal Consigliere Regionale Calzavara, che quindi chi meglio dell’ex Sindaco di Jesolo, poteva conoscere la realtà di Jesolo in modo così  ravvicinato ed anche le sue problematiche. Quest’ultimo sta tentando, attraverso una proposta di legge regionale, di introdurre perlomeno in fase sperimentale in diverse realtà della costa veneta, alcune disposizioni per il contrasto del fenomeno dell’erosione costiera, che potrebbero concretizzarsi nei pennelli a mare, nei Reef Ball, reti al silicone, ecc… Importante, se non fondamentale è la salvaguardia del territorio regionale che riguarda anche e soprattutto la difesa e la salvaguardia della costa veneta. Per cui come recitava una famosa canzone: “chi vivrà vedrà”. Nel frattempo incrociamo le dita ed attendiamo notizie positive dai vertici regionali.